Madre...Padre!

345 Parole

Mi precipitai in casa per avvertire mio padre ignaro della gravità dell’accaduto. Alla mia vista e nella condizione di agitazione in cui ero si rese conto ancor prima che pronunciassi una sola parola che era avvenuto qualcosa di veramente grave. Gli raccontai tutto, dovetti ammettere di averlo visto raramente così preoccupato, mi disse di temere molto per la mia incolumità e in particolar modo per quella di Livia così piccola ed indifesa. Gli chiesi dove fosse Livia rispose che era in camera e se la dormiva beatamente. Neanche finì di dirmi quelle parole che lo incitai ad affrettarsi a prendere l’indispensabile da portare via e di far organizzare i nostri servitori che erano solamente quattro, compreso Marco, per la nostra imminente partenza. Dovevamo portarli tutti con noi perché s

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