Mio padre con Livia in braccio corse dentro casa, urlando disperata chiesi a Vegard di calmarsi e di cercare di dominare Barek, di non farlo reagire alla provocazione di Cassio che, sicuro di sé, se la rideva ignaro di chi avesse davanti. Neanche mi ascoltò talmente era furioso, era ritornato completamente se stesso e stava dominando Barek, ma ciò non mi tranquillizzava affatto. La mia paura era fondata e ne ebbi conferma perché come una furia si avventò contro Cassio che non ebbe neanche il tempo di reagire, lo prese per la nuca e gli spezzò il collo facendolo cadere a terra come un fuscello. I suoi soldati che avevano assistito alla scena, ancora increduli dell’accaduto, sfoderarono la spada cercando di colpire Vegard che, con grande agilità la tolse ad uno di loro e se ne servì per tr