Il pretoriano.

642 Parole

Terza parte: LA FANTASTICA STORIA DI LIVIA.Seguii con lo sguardo i miei genitori finché non li vidi scomparire nell’oscurità della grotta. E già ne sentivo la mancanza. Avevo nella mente tristi pensieri e mi chiedevo quanto fossi sfortunata. “È mai possibile che la mia nascita servisse solamente per compiere una missione di pace?...” Mi trovavo adulta con una grande conoscenza, ma senza neanche un’esperienza di vita, privata dei miei affetti più cari mi chiedevo dove sarei potuta arrivare in quelle condizioni. Mia nonna disse che tutto dipendeva da me e quelle parole mi inquietavano molto per la grande responsabilità che comportavano, erano come un macigno che gravava sopra di me. Domitia, accortasi della mia sensazione di malessere, cercò di tirarmi su il molare dicendo che non era

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