Subito dopo quell’urlo straziante comunicò con me: «Che cosa sei venuta a fare? Non dovresti essere qui, la tua presenza mi rende vulnerabile. Non posso, in questa situazione proteggerti se fosse necessario. Devo concentrarmi sullo scontro… Ti prego va via… Potresti mettere a rischio tutto quanto…» Gli risposi disperata: «Non pensi a me? Alla mia preoccupazione per te?...È più forte di me e non me ne andrò, vai tranquillo io sono al sicuro sono abbastanza lontana da voi due. Accanto a me c’è mio padre, pronto a proteggermi se fosse necessario» Le mie parole lo indussero ad attaccare, conoscendo bene il senso di protezione che aveva nei miei confronti, capii che voleva porre termine a quel conflitto il più presto possibile. Con un balzo atterrò Bresk, che sembrava stesse per soccomb