Capitolo 39

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Capitolo 39 Ancora per una mezz’ora i nostri piedi calpestarono quello strato formato di sole ossa. Andavamo avanti sospinti da una curiosità che ci divorava. Quali altre meraviglie conteneva questa caverna, quali tesori per la scienza? Ero oramai pronto a vedere altri fenomeni e così la mia immaginazione era preparata a ogni stupore. Le rive del mare erano sparite ormai da molto tempo dietro le colline dell’ossario, e l’incauto professore, per niente timoroso di smarrirsi, mi trascinava con sé. Ci addentravamo in silenzio, illuminati dalle onde elettriche. Per un fenomeno che non mi seppi spiegare, e grazie alla sua diffusione perfetta, la luce illuminava in modo uniforme le diverse facce degli oggetti. Non aveva origine in un punto preciso dello spazio e pertanto non creava alcun effet

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