Nel campo nemico Il bagliore rosso della fiaccola, illuminando l’interno del fortino, mi mostrò realizzate le mie peggiori apprensioni. I pirati erano in possesso della casa e delle provviste: ecco il barile dell’acquavite, ecco la carne salata, ecco i biscotti: tutto come prima; e – ciò che moltiplicava la mia angoscia – nessuna traccia di prigionieri. Non potevo pensare altro se non che fossero tutti morti; e il rimorso di non essermi trovato lì, a morire insieme a loro, mi spaccava il cuore. Erano in tutto sei: nessun altro era sopravvissuto. Cinque di loro, scossi all’improvviso dal primo sonno dell’ubriachezza, stavano in piedi ancora accesi e gonfi. Il sesto si era sollevato soltanto su un gomito: il suo viso era coperto da un pallore mortale, e le bende sporche di sangue che gli a