CAPITOLO 27

1896 Parole

CAPITOLO 27 Sabato 2 marzo – L’ULTIMA CANTINA - Lina! Lina! - Che c’è, don Carlo? - Non trovo i miei occhiali, e neanche le mie ciabatte. Per caso li hai visti, o li hai spostati per pulire? - No, ho pulito solo in cucina, e non c’erano. Sarà stato il gatto. - Eh già, dai sempre la colpa ad Ulisse, invece quella povera bestia non c’entra. - La “povera bestia” mi ha graffiato di nuovo, qua sul braccio, guardate un po’. Non mi sopporta, e io non sopporto lui. Mi soffia contro appena mi vede, e poi scappa quando l’inseguo con la scopa. - Per forza, tu lo sgridi e lo minacci, lui fugge. E’ un animale, ma non è mica stupido. - Professò, è un animale, e così va trattato, senza troppe moine. Perché non lo chiudete in gabbia, ogni tanto? - Ulisse in gabbia? Tu ce lo vedi? E’ u

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