EPILOGO

329 Parole

EPILOGO “Aspetta, non scappare via. Devo dirti ancora una cosa.” - Che altro c’è da dire? Tutto mi è chiaro, il libro è finito. “Sì, certo, mi resta da spiegare l’ultimo dettaglio: il titolo.” - Avresti dovuto dirmelo all’inizio. “No, il titolo si decide alla fine, non lo sapevi? E poi, in questo caso, il titolo è doppio.” - Ah, sì, avevo notato qualcosa di strano: qual è quello vero, il primo o il secondo? “Il primo, ma il secondo non è altro che il suo anagramma.” - Stai scherzando, vero? Ma sì, ora capisco: hai imitato Umberto Eco, L’idea deforme e i Fedeli d’amore… “Proprio così.” - Ma perché? Che senso ha? “E’ un gioco. Il romanzo parla di cantine, e in queste cantine ci sono i volumi della Divina Commedia. Poi il discorso s’infittisce, si approfondisce, come hai potuto not

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