Capitolo Ventiquattro

1344 Parole

George tracciò con lo sguardo la linea della sua mascella quadrata sotto la bocca generosa, gli incavi che gli correvano dagli zigomi al mento, infossature che sembravano scolpite dalla mano di un artista. Alla sola luce della luna, gli era difficile decifrare la sua espressione. Poteva fidarsi di lui? Quell'uomo era un estraneo, per lui, un danese che era venuto in quel paese per aiutare i sassoni. Benché lo conoscesse appena, quel giorno il caso li aveva fatti incontrare in diverse occasioni, incontri che l'avevano turbato, mandando in fumo la sua abituale capacità di giudizio. Come avrebbe potuto confidargli ciò che era accaduto e per quale ragione la sua famiglia era finita in quella città sassone con tre borse di denaro? Prima che potesse prendere una decisione, però, Ragnar sollevò

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