La paura indusse entrambi a esitare per la frazione di un secondo, prima che l'istinto avesse il sopravvento, infondendo un flusso di energia nelle membra di George. Cominciò a correre, volando attraverso l'acciottolato in direzione della torre in fiamme, il passo rapido e leggero.
"George!" urlò Ragnar. "Tornate qui!"
Ma lui lo ignorò, o non lo udì, al di sopra del ruggito dell'incendio. Aveva raggiunto la stretta porta ad arco quando lui intravide una scala a chiocciola al di là della soglia. Senza dubbio adesso si sarebbe fermato, pensò. Il terrore lo assalì quando lui scivolò nella penombra della tromba delle scale e scomparve dietro una cortina di fumo. Era uscito di senno?
La sua temerarietà lo spinse ad agire. Attraversando la corte a lunghe, risolute falcate, si tuffò nella trom
