La porta che si aprì di colpo lo fece trasalire, allo stesso modo del rumore del tavolo di quercia che veniva spinto sul pavimento. Si ritrovò il viso di Alexander, oscurato dalle ombre del crepuscolo, a una spanna dal suo. "Cosa c'è?" gli chiese in tono duro, mentre con dita dure gli sfiorava la ferita sulle labbra. Malcolm vide il sangue, mentre lui si scostava. "Perché avete chiuso e sbarrato la porta? E cosa vi siete fatto in viso? Dougal?" Quello che lui stava dando per scontato era piuttosto chiaro e, in questo senso, il tono basso della voce era alquanto preoccupante. Il giovane sul letto tossì e si mise a sedere. Le gote tradirono tutto il suo imbarazzo. "A un certo punto si è sentito male ed è caduto, signore." "E tu l'hai lasciato lì sul pavimento?" gli chiese Ullyot mostrando