Malcolm si appoggiò contro la porta della sua camera da letto e con dita tremanti si riannodò i lacci della tunica. Non riusciva a odiarlo, per quanto si sforzasse. Se l'avesse odiato, tutto sarebbe stato più facile. Jemmie. Solo portando Jemmie dalla nonna sarebbe riuscito a salvarla. Una vocina da dentro tornò a sussurrargli che forse valeva la pena di svelare ad Alexander il loro segreto. Subito però un'altra vocina, più deciso, obiettò che quella era una vera follia. La paura del pericolo che correva cominciò a insinuarsi tra i suoi ragionamenti. Malcolm aveva scoperto il suo gioco e un uomo come Ullyot doveva essere curioso. Si avvicinò al muro che divideva le due camere e bussò piano. Qualcuno rispose subito: era Jemmie. Rassicurato, chiuse gli occhi e cercò di riflettere, ma il ru