La notte era calda e umida, carica di elettricità come prima di un temporale. Nicola si rigirò nel letto per l'ennesima volta, le lenzuola che si attaccavano alla pelle sudata. Ogni volta che chiudeva gli occhi, vedeva il viso di Giacomo, sentiva le sue mani, risentiva le sue parole: "L'amore non si trova due volte nella vita."
Un rumore sordo lo fece sobbalzare. Proveniva dalla terrazza. Si alzò, indossando solo i boxer, e si avvicinò alla finestra. Giacomo era lì fuori, a torso nudo, intento a riparare una tavola della ringhiera alla luce della luna. I muscoli del suo dorso si contraevano a ogni movimento del martello, e Nicola sentì la bocca seccarsi.
Come se avesse percepito il suo sguardo, Giacomo si voltò. I loro occhi si incontrarono attraverso il vetro, e per un momento il mondo si fermò. Poi Giacomo posò gli attrezzi e si avvicinò lentamente alla finestra.
"Non riuscite a dormire?" chiese, la voce bassa e roca nell'aria notturna.
Nicola aprì la finestra, sentendo immediatamente la brezza calda sulla pelle. "Neanch'io," sussurrò.
"A cosa state pensando?" Giacomo si appoggiò allo stipite, così vicino che Nicola poteva sentire il calore del suo corpo.
"A voi," ammise Nicola, la sincerità che gli usciva dal cuore prima che potesse fermarla. "Non riesco a smettere di pensare a voi."
Gli occhi di Giacomo si scurirono. "Nicola..."
"Giacomo, io..." Nicola deglutì nervosamente. "Voglio stare con voi. Davvero. Ma ho paura."
"Di cosa?"
"Di perdere me stesso. Di dimenticare chi sono." La voce di Nicola tremava. "Quello che sento per voi è così intenso che mi spaventa. È come se steste riscrivendo ogni parte di me."
Giacomo tese una mano attraverso la finestra, le dita che sfiorarono la guancia di Nicola. "E se invece vi stessi aiutando a trovare chi siete davvero?"
Il tocco fu come una scintilla che incendiò tutto. Nicola si sporse in avanti, catturando le labbra di Giacomo in un bacio disperato. Giacomo gemette contro la sua bocca, le mani che si aggrapparono ai suoi capelli.
"Entrate," sussurrò Nicola contro le sue labbra. "Per favore, entrate."
Giacomo non se lo fece ripetere due volte. Scavalcò il davanzale con grazia felina, e improvvisamente furono nella stanza di Nicola, i loro corpi che si premevano l'uno contro l'altro con urgenza crescente.
"Siete sicuro?" chiese Giacomo, anche se le sue mani erano già ovunque, esplorando la pelle nuda di Nicola con venerazione. "Se facciamo questo, non ci sarà più via di ritorno."
"Non voglio tornare indietro," disse Nicola, le unghie che scivolarono lungo la schiena di Giacomo. "Voglio andare avanti. Con voi."
Giacomo lo spinse dolcemente verso il letto, i loro corpi che caddero insieme sul materasso in un intreccio di membra e desiderio. Si baciarono con foga crescente, anni di solitudine che esplodevano in pura passione.
"Siete così bello," sussurrò Giacomo, la bocca che scivolava lungo il collo di Nicola, lasciando una scia di baci brucianti. "Perfetto. Mio."
Le mani di Nicola trovarono i pantaloni di Giacomo, liberandolo con movimenti febbrili. Giacomo fece lo stesso con i suoi boxer, e improvvisamente furono pelle contro pelle, senza più barriere tra loro.
"Cristo," gemette Giacomo, il corpo che tremava per lo sforzo di trattenersi. "Vi desidero così tanto che mi fa male."
"Allora prendetemi," sussurrò Nicola, le gambe che si aprirono in invito. "Prendetemi completamente."
Giacomo si fermò, gli occhi che scrutarono il viso di Nicola nella luce lunare. "Siete vergine?"
Nicola arrossì violentemente. "Con gli uomini, sì. Ma voglio che siate voi. Voglio che siate voi il primo."
Qualcosa si spezzò negli occhi di Giacomo. "Nicola..." la sua voce era rotta dall'emozione. "Vi amerò così dolcemente. Vi farò sentire così bene."
Si baciarono ancora, con più tenerezza ora, mentre Giacomo preparava Nicola con pazienza infinita, sussurrando parole d'amore contro la sua pelle. Ogni tocco era adorazione, ogni bacio una promessa.
"Vi amo," disse Giacomo quando finalmente si posizionò sopra di lui. "Vi amo più della vita stessa."
"Anch'io vi amo," sussurrò Nicola, le braccia che si strinsero attorno al collo di Giacomo. "Per sempre."
Quando si unirono, fu come se l'universo si riallineasse. Nicola si inarcò sotto di lui, un grido di piacere e dolore che si trasformò rapidamente in pura estasi. Giacomo si mosse lentamente all'inizio, lasciando che si abituasse, sussurrando dolci incoraggiamenti contro il suo orecchio.
"Così bene," gemette Nicola, le unghie che affondarono nelle spalle di Giacomo. "Vi sento così bene dentro di me."
Il ritmo si intensificò gradualmente, i loro corpi che si muovevano insieme in perfetta sincronia. Fuori, la tempesta che si era annunciata tutta la sera esplose finalmente. Lampi illuminarono la stanza, tuoni rimbombarono attraverso l'isola, e la pioggia iniziò a cadere a torrenti.
Ma dentro quella stanza, esistevano solo loro due. Due anime che si erano finalmente trovate, due corpi che si muovevano come se fossero stati creati l'uno per l'altro.
"Nicola," gemette Giacomo, il ritmo che si faceva più frenetico. "Sto per..."
"Insieme," sussurrò Nicola, una mano che si chiuse attorno al proprio membro. "Insieme, amore mio."
Il culmine li raggiunse simultaneamente, un'esplosione di piacere così intensa che Nicola vide stelle. Giacomo collassò su di lui, entrambi tremanti e ansimanti, completamente consumati dalla passione.
Rimasero abbracciati mentre i loro respiri si calmavano, la tempesta che infuriava fuori come eco della tempesta che avevano appena condiviso. Giacomo tracciava cerchi pigri sulla pelle sudata di Nicola, depositando baci delicati sulla sua spalla.
"Come vi sentite?" chiese dolcemente.
"Cambiato," disse Nicola, e si rese conto che era la verità assoluta. "Completamente cambiato."
"In meglio?"
Nicola si voltò per guardarlo negli occhi. "In perfetto."
Giacomo sorrise, un sorriso così luminoso che avrebbe potuto eclissare il sole. "Rimanete con me, Nicola. Non come mio ospite, ma come mio. Per sempre."
Questa volta, Nicola non ebbe dubbi. "Sì," disse, la voce ferma e sicura. "Sì, rimango. Quest'isola è la mia casa ora. Voi siete la mia casa."
Si baciarono dolcemente mentre la tempesta si calmava gradualmente fuori. E quando finalmente si addormentarono, stretti l'uno nelle braccia dell'altro, entrambi sapevano che le loro vite erano cambiate per sempre.
L'isola li aveva uniti, e ora li avrebbe tenuti insieme per l'eternità.