CAPITOLO IX Nella prima settimana di marzo il tempo mutò. Il caldo era eccessivo, si sentiva l'atmosfera satura di elettricità, c'era da temere un periodo più o meno lungo di temporali e uragani. Il 2 difatti, il tuono echeggiò con formidabile violenza e, tra raffiche di venti furibondi, la grandine mitragliò la facciata del Palazzo di Granito. Si dovettero chiudere d'urgenza porta e finestre perché l'appartamento non venisse inondato. Vedendo quei chicchi di grandine, qualcuno dei quali era grosso come un uovo di piccione, Pencroff non ebbe che un pensiero: il suo campo di grano era minacciato! Corse allora al suo campo, dove le spighe cominciavano già ad alzare la loro testina verde, e, con una grande tela, riuscì a proteggere il suo grano. Fu letteralmente lapidato sul posto dalla gran