Teo Carson era un uomo metodico. Ogni sua giornata era scandita da orari precisi, ogni azione calcolata, ogni parola misurata. Nella sua vita non c’era spazio per l’improvvisazione, e men che meno per le emozioni. Eppure, da quando Luca De Santis era entrato nella sua vita, qualcosa in quel perfetto equilibrio aveva iniziato a vacillare. Non lo sopportava. O almeno, questo era quello che si ripeteva ogni giorno. Luca era brillante, determinato, e possedeva un entusiasmo che Teo trovava fastidiosamente irresistibile. Lo osservava lavorare con una passione che contrastava con la sua freddezza, e più il tempo passava, più si rendeva conto di quanto quell’energia fosse pericolosa. Non per lo studio legale. Non per i casi che seguivano. Per lui. Perché ogni volta che Luca lo guardava con q