IL VIAGGIO DEL SIGNOR MACKELLAR CON IL SIGNORE DI BALLANTRAE La carrozza arrivò al portone in una fitta nebbia che penetrava nelle ossa. Ci allontanammo in silenzio dal palazzo di Durrisdeer, che, con le grondaie stillanti e le finestre chiuse, sembrava un luogo consacrato alla desolazione. Notai che Sir James rimase affacciato al finestrino, intento a guardare i muri inzaccherati e i tetti luccicanti della casa paterna, finché non furono inghiottiti dalla nebbia; e devo supporre che una simile partenza lo rattristasse suo malgrado; se pure non gli ispirò addirittura un presentimento della fine. Certo è che, quando fummo su per l’erta, e dovemmo risalirla andando a piedi nel fango, egli si mise prima a fischiettare, e poi a cantare la più triste delle nostre arie popolari, quella che fa p