«Come prevedevo» disse Camaret «stanno per dare l’assalto. È adesso che la faccenda si fa interessante.»
L’assalto cominciava, infatti. Già erano rizzate contro il muro numerose scale sulle quali saliva un gran numero di Merry Fellows. Giunti alla sommità del muro, alcuni vi posero sopra le mani senza diffidenza. La scena cambiò. Appena toccata la cima del muro, si abbandonarono a sorprendenti contorsioni. Sospesi alla cima, come se le loro mani fossero state incollate alla muraglia, ballavano una giga indiavolata, sembravano quei pupazzi che si agitano tirando una cordicina.
«È semplicissimo» spiegò Camaret. «Il bordo del muro è ricoperto da un metallo di mia composizione la cui conduttività elettrica sta a quella del rame cento a uno. In quel rivestimento passa corrente alternata ad al
