XI.L’anno nuovo era arrivato. La mattina del giorno 2, la signora Wagner (scendendo nel suo ufficio all’ora convenuta) trovò in fondo alla scala la signora Fontaine che evidentemente l’aspettava. «Scusate, signora», disse la vedova, «devo parlarvi». «È orario di ufficio, non ho tempo da perdere». Senza prestare la minima attenzione alla risposta – impenetrabile, nella pietrificante disperazione che la possedeva, a ogni sguardo, tono o parola – la signora Fontaine rimase ferma e ripeté ostinatamente: «Devo parlarvi...» La signora Wagner rifiutò di nuovo: «Tutto quello che c’era da dire è già stato detto fra noi», rispose. «Avete rimborsato la somma?» «È di questo che devo parlarvi». «Avete rimborsato la somma?» «Non fatemi arrabbiare, signora Wagner! Come chiederete pietà per voi, n