XVI. Nella, levatasi presto la mattina, dopo aver accudito alle faccende casalinghe, e messo ogni cosa in ordine per il buon maestro di scuola (proprio a malincuore del maestro, che avrebbe voluto risparmiarle ogni fatica), staccò, da un chiodo accanto al focolare, un mazzettino di chiavi col quale il professore l’aveva formalmente investita il giorno precedente, e uscì sola per visitare la chiesa. Il cielo era sereno e splendido, l’aria chiara, fragrante dell’odor fresco, vivificatore di tutti i sensi, delle foglie allora cadute. Il fiume vicino splendeva d’argento e scorreva con un suono di musica; la rugiada scintillava sui verdi tumuli, come lacrime versate dagli spiriti buoni sui morti. Alcuni ragazzi si trastullavano fra le tombe, e giocavano a rimpiattino pieni di allegria. Aveva