Capitolo XVII Ayrton ovvero Ben Joyce
Ayrton apparve e con passo sicuro salì la scaletta del cassero. Aveva lo sguardo truce, i denti serrati, i pugni convulsamente stretti: non mostrava né spavalderia né umiltà e quando si trovò in presenza di Lord Glenarvan incrociò le braccia ed attese in silenzio di essere interrogato.
- Ayrton, - cominciò Lord Glenarvan - eccoci dunque, noi e voi, su questo Duncan che volevate fare impossessare ai deportati di Ben Joyce!
A quelle parole le labbra del quartiermastro ebbero un leggero tremito e le guance un fugace rossore, ma più che rimorso era la vergogna di essere sconfitto.
- Parlate, Ayrton, che cosa avete da dire? - insisté Lord Glenarvan.
- Nulla, - rispose il bandito con la fronte aggrottata - ho fatto la sciocchezza di lasciarmi prender
