Epilogo - Un Anno Dopo

554 Parole
Milano, Libreria Antiquaria " Pagine eterne " Il cartello sulla porta diceva "Chiuso per inventario", ma attraverso le finestre si poteva vedere luce calda provenire dal piano superiore. Chi fosse passato di lì quella sera di primavera avrebbe potuto sentire il suono di risate e musica classica che filtrava dalle finestre aperte. All'interno della biblioteca privata, Stefano e Lorenzo stavano celebrando il primo anniversario della loro vita insieme. Il tavolo davanti al camino era apparecchiato con cristalli e argenteria d'epoca, candele che proiettavano una luce dorata sui loro visi mentre brindavano con champagne Dom Pérignon del 1996. "A noi," disse Lorenzo, alzando il calice. "A noi," concordò Stefano, il cristallo che tintinnò dolcemente quando i bicchieri si toccarono. Era stato un anno di trasformazioni. La libreria era diventata un rifugio per vampiri in cerca di redenzione, discretamente conosciuta in certi circoli come un posto dove le creature della notte potevano trovare aiuto per costruire esistenze più etiche. Lorenzo aveva sviluppato un programma di riabilitazione che aveva già salvato una dozzina di vampiri dalla spirale di violenza in cui erano intrappolati. Stefano, dal canto suo, aveva usato i suoi secoli di conoscenza per sviluppare alternative sempre più raffinate al sangue umano, e aveva iniziato a scrivere un libro sulla storia segreta dei vampiri nel Rinascimento italiano – un progetto che lo riempiva di un senso di scopo che non aveva mai provato prima. Ma più di tutto, avevano costruito una vita insieme. Una vita fatta di mattinate passate a catalogare libri rari, pomeriggi trascorsi nel giardino segreto che Stefano aveva creato sul tetto della libreria, serate davanti al camino a leggere o semplicemente a parlare dei loro sogni per il futuro. "Ho qualcosa per te," disse Stefano, estraendo dalla tasca della giacca un piccolo cofanetto di velluto nero. Lorenzo lo aprì con mani leggermente tremule, e rimase senza fiato. All'interno c'era un anello d'oro bianco incastonato con un diamante che catturava la luce delle candele e la rifletteva in mille colori. "Stefano..." "So che non possiamo sposarci nella tradizione umana," disse Stefano, inginocchiandosi accanto alla poltrona di Lorenzo. "Ma volevo darti qualcosa che simboleggiasse quello che significhi per me. Quello che significheremo sempre l'uno per l'altro." Lorenzo sentì le lacrime pungergli gli occhi mentre Stefano prendeva la sua mano sinistra. "Lorenzo De Angelis," disse Stefano, la voce ferma nonostante l'emozione che brillava nei suoi occhi scuri. "Vuoi condividere la tua vita con me? Vuoi essere il mio compagno, il mio amore, la mia casa, per tutto il tempo che avremo insieme?" "Sì," sussurrò Lorenzo, la voce rotta dall'emozione. "Sì, per sempre e oltre." Stefano infilò l'anello al suo dito, poi si alzò per baciarlo con una tenerezza che conteneva tutto l'amore di tre secoli di solitudine finalmente terminata. Quando si separarono, entrambi stavano piangendo lacrime di gioia pura. "Ti amo," disse Stefano contro le sue labbra. "Anch'io ti amo. Per sempre." Si strinsero l'uno all'altro mentre fuori Milano si risvegliava a una nuova notte, ignara del fatto che nei piani alti di una libreria antiquaria, l'amore aveva vinto su tutto: sulla morte, sulla natura, sul destino stesso. E nel silenzio della biblioteca, tra libri che contenevano storie di amore e perdita scritte attraverso i secoli, Stefano Reyes e Lorenzo De Angelis iniziarono a scrivere la loro. Una storia d'amore che sarebbe durata per l'eternità. FINE
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