Capitolo LXII - Una luce brilla sul mio cammino Anche quell’anno arrivò il Natale, e io ero tornato a casa già da più di due mesi. Avevo visto spesso Agnes. Per quanto mi sentissi incoraggiato dalle lodi in generale, e per quanto risvegliassero in me delle forti emozioni e mi stimolassero, davo un peso a ogni sua minima parola di lode come a nient’altro. Forse, se dicessi che di quei pensieri ascoltavo l’eco, esprimerei meglio la realtà. Mi parlavano da lontano. Li avevo allontanati da me, e avevo accettato il mio inevitabile posto. Quando leggevo ad Agnes ciò che scrivevo; quando vedevo il suo volto attento; quando la commuovevo, facendola sorridere o piangere; e sentivo la sua voce cordiale così presa dagli indistinti eventi di quel mondo immaginario in cui vivevo, pensavo quale destin