Capitolo XXIX - Torno a visitare Steerforth a casa sua La mattina dopo accennai al signor Spenlow che volevo assentarmi per un breve periodo; e poiché non percepivo alcun salario, e di conseguenza non ero una perdita per l’implacabile Jorkins, non vi furono difficoltà. Colsi l’occasione, con la voce che mi moriva in gola, e la vista che si annebbiava mentre pronunciavo quelle parole, di esprimere la speranza che la signorina Spenlow stesse bene; a cui il signor Spenlow rispose, senza maggior emozione di quella che avrebbe provato a parlare di un essere umano ordinario, che mi ringraziava molto, e che lei stava molto bene. Noi praticanti, come germi dell’ordine patrizio dei procuratori, venivamo trattati con tale considerazione, che io ero quasi sempre padrone del mio tempo. Poiché in ogn