Dei forti colpi alla porta accompagnati da una voce familiare, mi svegliarono. era Gee con il suo solito tono di voce autoritario. Mi resi conto che era giorno inoltrato e mi cambiai velocemente, indossai l'unico vestito che mi ero portata dietro e lasciai la stanza. Lee Son Gee ed il servitore della sera precedente erano fuori ad aspettarmi e sembravano abbastanza spazientiti, In particolar modo Gee che, come al solito, mi prese per un braccio e mi trascinò dietro di se. Veramente stanca di essere trattata come un fantoccio sentivo che la mia pazienza era al limite e deglutii un paio di volte cercando di trattenere tutti gli insulti che avrei voluto rifilargli contro. Il nostro percorso si arrestò dinanzi ad una lugubre scalinata che conduceva nei sotterranei, i suoi numerosi scalini ci