«Quello è Sir John Lade», disse mio zio, «uno degli uomini più ricchi e uno dei migliori guidatori d’Inghilterra. Non c’è un cocchiere di professione che possa stargli a pari nel reggere le redini e nel bestemmiare; ma è battuto a sua volta dalla moglie, Lady Letty, sia nell’una che nell’altra prerogativa». «Era terribile sentirla parlare», osservai. «Oh, è la sua eccentricità. Tutti abbiamo le nostre, e la sua diverte il Principe. Adesso, nipote, stammi ben vicino, e tieni gli occhi spalancati e la bocca cucita». Due splendide schiere di valletti sfarzosamente vestiti di rosso e coperti di alamari d’oro, allineati lungo l’ingresso, salutarono con un profondo inchino mio zio, e io passai in mezzo a costoro cercando di fare il disinvolto, per quanto il cuore nel petto mi battesse all’imp