La speranza d’InghilterraMio zio seguitò a guidare per un certo tempo in silenzio ma sentivo il suo sguardo costantemente fisso sulla mia persona, e provavo l’inquieto timore che già egli incominciasse a domandarsi se sarebbe mai riuscito a cavar da me qualcosa di buono, o se non avesse commesso una sciocchezza promettendo alla sorella di lanciare suo figlio nel gran mondo che era per lui la sola ragione di esistere. «Tu canti, vero, nipote?», mi chiese a un tratto. «Sissignore, un pochino». «Con voce da baritono, immagino?» «Sissignore». «E tua madre mi ha detto che suoni anche il violino. Queste doti ti riusciranno utilissime, presso il Principe, perché tutti quelli della sua famiglia hanno la musica nel sangue. Certo la tua educazione è stata quella che si può avere in una scuola d