Capitolo 4

1827 Words
Artemisia Prima che il mio panico possa avere il meglio di me, mi calmo grazie al pensiero che il suo profumo dovrebbe essere stato sufficiente per individuare in lui il mio compagno di seconda possibilità. E anche se il suo profumo è appetitoso, non è che gridi proprio compagno. “È un tuo capriccio?”. Lo guardo confusa e lo trovo già guardandomi sorridente. Ma che diavolo?! “Ehm... scusami?” “Lo fai spesso. Anche durante la cerimonia”. I suoi occhi si posano sulle mie labbra e io tolgo rapidamente la mano. “Oh, sì. Scusa, è che... lo faccio senza pensarci”. “Non preoccuparti”, dice, dirigendo di nuovo lo sguardo verso il lago mentre si appoggia allo schienale della panchina. “Lo trovo adorabile, in realtà”. Il mio cuore batte così forte che rischio di essere assordato dai forti tonfi che rimbombano nelle mie orecchie. “Oh... grazie”. Sono felice che stia guardando il lago, perché devo sembrare il pomodoro più imbarazzante della terra. Quando azzardo un'altra occhiata, lo trovo che osserva concentrato la superficie del lago. E devo dire che è un vero e proprio schianto. Non è solo l'altezza e la corporatura muscolosa, ma anche la mascella squadrata, gli occhi scuri ed espressivi e gli zigomi alti che sembrano fatti per incantare ogni lupa. Il modo in cui la luna illumina i suoi lineamenti lo rende ancora più bello. E ora sto sbavando. Stringe la mascella poco prima di voltarsi verso di me, sollevando le sopracciglia. Questo suo movimento mi strappa dal mio sogno ad occhi aperti, ma credo che sia troppo tardi per riacquistare un po' della mia dignità. Dea, deve essere in grado di sentire il mio battito cardiaco impazzito. È così imbarazzante. “Tu sei la figlia di Alpha Franco, giusto?”. “Sì”, rispondo, forse un po' troppo forte. Come se stessi rispondendo con entusiasmo alla domanda del mio insegnante preferito. “Sono la sua preferita, per dirti la verità”. Dea, non puoi fermarmi?! La sua risata mi fa sentire meno stupida, anche se non mi toglie il desiderio che un buco nero mi inghiotta in questo istante. “Ci scommetto”, scherza, facendomi rivoltare il cuore. “Ma onestamente, sono così fortunata. I miei fratelli sono i migliori, anche se il più delle volte sono troppo protettivi”. “Beh, se avessi una sorella come te, probabilmente la rinchiuderei da qualche parte per tenerla lontana da tutti i deficienti che ci sono in giro”. Scoppio a ridere e lui scuote la testa. “Sul serio. Avrei quasi dichiarato guerra al piccolo Ricky per solo aver respirando nella tua direzione”. Sto lottando per riprendere aria, mentre lui si limita a sorridere. “Oh, Dea!” Respiro profondamente e mi asciugo una lacrima dall'occhio. “Non credo che qualcuno voglia rischiare una guerra con te, Alfa Blackwood”. “Cayden”, ringhia, facendomi fissarlo con occhi spalancati. Non mi ha mica appena chiesto di dargli del tu. ‘E noi saremo grati per questa opportunità e non la rifiuteremo per non portare disonore su di noi e il nostro branco”, la mia lupa dice in modo sprezzante, e io sussulto perché non l'ho più sentita dal giorno in cui siamo stati respinte. “Certo, ehm... Alfa Cayden”. Sento il mio viso scaldarsi mentre lui si avvicina a me, ringhiando. “Lascia cadere l'Alfa”. Oh, cielo. Spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, spingo giù Cassy che mugola nella mia testa. “Ne sarei onorato, Cayden”, dico, sentendomi come se la mia lingua fosse diventata intorpidita. “Il piacere è tutto mio, Missy”. Rabbrividendo piacevolmente, mi costringo ad alzarmi per fuggire da questa situazione prima di fare qualcosa che possa portare ancora più problemi ai miei genitori. “Avete un posto come questo anche nelle terre del vostro branco?”. Mentre mi raggiunge con calma, il cuore mi inizia a battere più forte nel mio petto. La luce della luna sfiora la superficie del lago, creando uno scenario romantico. Il suo viso viene baciato dai raggi di luce che illuminano il suo lato sinistro, togliendomi il fiato. Mi ci vuole qualche secondo per capire che anche lui mi sta guardando. Rimaniamo in silenzio per quella che sembra un'eternità e a un certo punto penso di stare sognando. I suoi occhi diventano neri, lasciando solo singole macchie d'oro a girare vorticosamente nelle sue iridi. Ho un scatto nervoso e, mentre sto per fare un passo indietro, lui è più veloce a impedirmelo, afferrandomi delicatamente l'avambraccio. Vengo catturata dal suo sguardo intenso, perdendomi completamente nei suoi occhi. Quando fa un passo in avanti per avvicinarsi ancora di più, deglutisco a vuoto. Sono un po' confusa perché non sento scintille sulla mia pelle, mentre il suo tocco è paradisiaco. “Cayden?” sussurro, osservandolo mentre si avvicina. Ma lui rimane in silenzio mentre le sue labbra si avvicinano lentamente alle mie. Il cuore mi si stringe in gola e chiudo gli occhi aspettando che le sue labbra sfiorino le mie. Sento il suo respiro caldo che mi accarezza la pelle, facendomi scaldare ancora di più. Le sue labbra hanno appena sfiorato le mie quando un forte ringhio ci fa uscire dalla trance. Cayden sembra non essere spaventato dal ruggito minaccioso, ma ha un'aria incredibilmente infastidita. Girando la testa verso l'origine del suono, trovo uno dei miei fratelli che stringe il pugno con il petto gonfio. “Che cazzo, Blackwood!” grida mentre il suo lupo lotta per il dominio. Cayden si raddrizza senza fare una piega, mentre io mi faccio prendere dal panico. E che stupido tempismo, idiota! ‘Vattene, idiota! Cosa stai facendo?’ gli chiedo mentalmente, facendo in modo che la sua espressione arrabbiata si rivolga a me. “Non osare parlarmi così dopo che ti ho trovato in una posizione così scandalosa!”. Ruggisce, facendomi guaire. È così imbarazzante. Ma Cayden ridacchia, apparentemente ignaro del fatto che mio fratello sta per attaccarlo. “Calmati, Guerrieri! Stai interrompendo un momento speciale! Non hai un po' di torta da mangiare?”. Oh, non può dire sul serio. Vedendo mio fratello sul punto di esplodere, mi metto di fronte a lui, cercando di calmarlo. “Zeno, per favore. Devi calmarti. Non...” “Non dirmi cosa devo fare!”, ringhia, attaccando Cayden. “No!” Grido in preda al panico, mentre mi volto, senza riuscire a fermare mio fratello che si trasforma a mezz'aria. Voltandomi, faccio appena in tempo a vedere Cayden che blocca mio fratello e lo scaraventa nel lago come se fosse un bambolotto fatto di fieno. Non si è nemmeno trasformato in parte quando si volta a guardare mio fratello che nuota nel lago in difficoltà e di nuovo nella sua forma umana. Corro per mettermi accanto a lui con gli occhi spalancati, mentre mio fratello raggiunge lentamente la riva sull'altra sponda del lago. “Oh, mia Dea! Mi dispiace tanto! È così idiota!”. Cayden mi fa uno splendido sorriso, con i canini che brillano alla luce della luna. “Non preoccuparti. Mi avevi detto che eri la loro preferita!”. Questo mi fa sorridere e scuoto la testa abbassando lo sguardo per evitare che mi veda arrossire. Quando i miei occhi si posano sul suo braccio, mi si blocca il respiro. “Oh, no! Sei ferito!” Schiocca la lingua e solleva il braccio. “Ah, no. È solo un graffio. Non preoccuparti”. Mi sfilo la stola per avvolgerla intorno al suo braccio. “Davvero, Missy. Non si preoccupi. Non c'è bisogno di rovinare il tuo vestito!”. Premendo il panno sulla sua ferita, che probabilmente è già guarita, mi sento stranamente agitata. “Davvero!” Ripete, posando la mano sulla mia. “Missy.” Facendo un respiro profondo, sento che il suo tocco mi tranquillizza e, lentamente ma inesorabilmente, questa situazione mi fa venire i brividi. Sorride mentre lo guardo, sentendomi in difficoltà. “Hai un buon profumo”. Il suo sussurro roco mi colpisce dritto al cuore, facendomi stringere il petto. Uno schiarimento di gola mi fa sobbalzare ancora una volta, incontrando gli occhi di mio fratello. “Stai bene? Che cosa è successo?” Giorgio mi chiede preoccupato. I suoi occhi si stringono quando vede Zeno tornare intorno al lago accasciato e bagnato fradicio. “È tutta colpa mia, Alfa Guerrieri”, dice Cayden, e io lo guardo sorpreso. “Ho fatto una battuta stupida. E lui voleva solo proteggere l'orgoglio di sua sorella. Mi dispiace per i problemi che ti ho creato!”. Giorgio non sembra convinto di ciò che dice Cayden, ma sa bene che non può accusare l'alfa di un branco nemico di mentire. “Non si preoccupi, Alfa Blackwood. Mi dispiace se mio fratello non è stato in grado di reagire come un adulto a uno scherzo”. Dopo un lungo tira e molla diplomatico tra i due, Zeno finalmente ci raggiunge. "Chiedi scusa!" Gli sibilo, facendogli distorcere il viso. Zeno ondeggia avanti e indietro, comportandosi in modo infantile, ma quando sempre più persone ci raggiungono al lago, alla fine cede. “Mi dispiace, Alfa Blackwood!”. “No, per favore. Mi devo scusare anch'io”. Cayden mi tocca delicatamente la mano prima di allontanarsi per raggiungere i membri del suo branco che lo aspettano a pochi passi da noi. Lo guardo come bloccata mentre Giorgio rimprovera Zeno. Quando il gruppo di uomini ha raggiunto il lato della casa e sta per scomparire, mi stacco dal mio blocco e corro verso la sua schiena larga. “Alfa Blackwood”. Rabbrividisco internamente mentre lo chiamo, raggiungendolo a passi veloci. Si gira e mi guarda con aria snervata, e capisco subito cosa lo fa arrabbiare. “Cayden, scusa”. Mentre lui sorride leggermente, mi si rivolta lo stomaco per gli sguardi di odio che ricevo dal suo entourage. “Grazie. Per quello che hai detto a Giorgio. Spero che tu possa perdonare mio fratello e non pensare troppo male di noi”. “Certo, Missy”. Sta per aprire il noto che feci nella mia stola quando lo fermo. “No, per favore. Puoi tenerla. Tanto non indosserò più questo vestito”. Mi costringo a sorridere mentre lui sospira felice. “Che peccato. Ti sta benissimo”. “Oh, grazie”, dico, sentendo le mie guance riscaldarsi. Con un altro sorriso e un leggero inchino, si gira, il suo tono baritonale mi trapassa la pelle. “Buona notte, Missy. Grazie per il tour”. Sbatto le palpebre diverse volte prima di riuscire a parlare. “È stato un piacere, Cayden”. “Buonanotte”, aggiungo balbettando, colpendo ripetutamente la gamba con il mio pugno. Che imbarazzo.
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