I giorni successivi furono un misto di ansia e attesa. Kurt cercava di comportarsi normalmente, di non dare nell’occhio, ma il suo corpo cominciava a tradirlo. La nausea era sempre più frequente, il senso di spossatezza diventava difficile da ignorare, e ogni mattina sembrava un’impresa alzarsi dal letto. Tristan e Stuart lo osservavano con discrezione, ma entrambi sapevano che la situazione sarebbe presto sfuggita di mano. Ed infatti, accadde prima di quanto Kurt si aspettasse. Era una domenica pomeriggio e stavano facendo le pulizie in casa. L’aria era pesante e il caldo soffocante, ma Kurt insisteva nel voler terminare di riordinare la cucina. Ogni movimento gli costava fatica, la testa gli girava, ma si imponeva di non fermarsi. Finché tutto diventò nero. Un tonfo sordo riecheggiò n