Capitolo 8

829 Words
Il viaggio di Clarence e Carlos proseguiva sotto il peso di un silenzio che sembrava carico di emozioni non dette. Le ore trascorrevano lente, e il corpo di Carlos cominciava a dare segni di fatica. Il paesaggio che si stendeva davanti a loro sembrava non finire mai, chilometro dopo chilometro, mentre il cielo, sempre più scuro, presagiva il sopraggiungere di un temporale. Carlos, stanco e con le gambe indolenzite, si rivolse a Clarence. "Clarence, non possiamo guidare tutta la notte. Non c'è un posto dove possiamo fermarci per riposare?" Clarence, senza distogliere lo sguardo dalla strada, rispose dopo un attimo di riflessione. "Hai ragione. Se troviamo un posto dove fermarci, ripartiremo domani." Carlos annuì e si rimosse dalla mente qualsiasi pensiero mentre continuava a osservare fuori dal finestrino, cercando di tenere gli occhi aperti. Ma la stanchezza cominciava a prevalere e, prima che potesse accorgersene, la macchina si fermò improvvisamente. Clarence aveva avvistato una piccola pensione, una costruzione antica che sembrava emergere da un'altra epoca. Con un cenno della mano, Clarence fece segno a Carlos di scendere. I due si avvicinarono alla pensione, dove furono accolti da una receptionist bionda che, con un sorriso cordiale, chiese se avessero bisogno di una stanza. Dopo aver verificato la disponibilità, la donna confermò che c'era un'unica stanza disponibile. La pioggia iniziava a cadere con forza, mentre un tuono ruggiva nel cielo. "Se non vogliamo bagnarci, dovremmo prenderla," disse Clarence. "Per te va bene?" Carlos, sebbene sorpreso dalla proposta, non esitò. "Per me va benissimo." La stanza che li accolse era elegante, con un letto matrimoniale e mobili in legno pregiato. Clarence, visibilmente stanco, si lasciò cadere sul letto, mentre Carlos rimase per qualche istante a osservare i dettagli della stanza: il baldacchino che avvolgeva il letto e la luce soffusa che filtrava dalle tende. Un silenzio carico di tensione aleggiava tra loro. "Potresti andare a farti una doccia," disse Clarence, con voce appena udibile, senza aprire gli occhi. Carlos, come se fosse stato colto da un'improvvisa impetuosità, si voltò e, con un sorriso un po' più audace del solito, si gettò sul letto accanto a Clarence. Guardò il profilo dell'uomo, il suo volto segnato dalla stanchezza, ma anche da un'irresistibile attrazione. I suoi occhi si fermarono sul mento di Clarence, dove la barba incompleta stava crescendo, e un pensiero, un desiderio, si fece strada nella sua mente. "Vorrei vedere il tuo viso senza questa barba," pensò, incapace di distogliere lo sguardo. Clarence, come se avesse percepito il suo sguardo, si voltò e lo fissò, i loro occhi si incontrarono in un istante carico di emozione. Con un movimento lento ma deciso, si avvicinò, sfiorando le labbra di Carlos con le sue. Un brivido percorse il corpo di entrambi, una sensazione di calore che si faceva sempre più intensa. Senza parlare, si trovarono di nuovo a baciarsi, questa volta con maggiore passione, come se tutto il resto del mondo fosse sparito. Le mani di Carlos, tremanti ma decise, iniziarono a esplorare la pelle di Clarence, mentre le loro lingue si intrecciavano in un gioco di desiderio. Il battito del cuore di Carlos accelerò, il corpo che si faceva sempre più sensibile a ogni sfioramento, a ogni movimento. Non sapeva più dove finisse il suo corpo e dove iniziasse quello di Clarence. Poi, senza preavviso, Carlos si ritrovò sopra di lui, le sue gambe che si intrecciavano con quelle dell'altro, il loro corpo così vicino che la pressione dei loro corpi divenne l'unica cosa che sembrava esistere. Ogni movimento, ogni tocco, sembrava amplificato, come se l'intero mondo si fosse concentrato in quel momento, in quella passione che non riuscivano a fermare. Ma, improvvisamente, Clarence si staccò e, con un respiro profondo, la sua voce, che tremava appena, si fece sentire. "Carlos," disse, "sei sicuro che vuoi andare avanti?" Carlos, con gli occhi pieni di desiderio e di un'incredibile vulnerabilità, non rispose con le parole. Invece, si chinò di nuovo verso Clarence, baciandolo con una passione che non lasciava spazio a dubbi. La risposta era chiara nei suoi occhi, nelle sue mani che si stringevano a lui. Il tempo sembrava fermarsi mentre si abbandonavano l'uno nelle braccia dell'altro, il mondo fuori dalla stanza che svaniva, lasciando solo il loro respiro e il battito dei loro cuori come suono di sottofondo. Quando finalmente il loro legame raggiunse il culmine, entrambi si lasciarono andare in un abbraccio che parlava di una passione che li aveva avvolti completamente. Nel silenzio che seguì, entrambi rimasero a contatto, la pelle ancora calda dal desiderio. Clarence, con un gesto dolce, strinse Carlos tra le braccia, baciandogli la fronte con tenerezza. "Sei davvero tutto ciò che avrei mai potuto desiderare," sussurrò, mentre Carlos si addormentava tra le sue braccia, un sorriso sereno che illuminava il suo viso stanco. In quel momento, entrambi sapevano che qualcosa di profondo e inalterabile li aveva uniti, ma non era solo la passione a legarli. Era qualcosa di più, qualcosa che solo loro avrebbero potuto capire appieno.
Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD