Ritornai. dinanzi al vetro. Il Nautilus non camminava più. Il calore diveniva intollerabile, il mare di bianco che era, si faceva rosso, e ciò in causa della presenza d’un sale di ferro. Nonostante l’ermetica chiusura della sala, sentivo un odore solforoso, insopportabile, e vedevo fiamme scarlatte che vincevano in vivezza il bagliore della luce elettrica. Ero tutto in sudore, soffocavo, stavo per cuocere. Sì, davvero, mi sentivo cuocere. - Non si può rimanere più oltre in quest’acqua bollente - dissi al capitano. - Non sarebbe prudente - rispose l’impassibile Nemo. Fu dato ordine. Il Nautilus virò di bordo e si allontanò da quella fornace. Un quarto d’ora dopo respiravamo alla superficie delle onde. Mi venne allora in mente che se Ned Land avesse scelto quei paraggi per la nostra fuga