Tutta quella giornata del 22 febbraio la si passò nel Mar dei Sargassi, in cui i pesci, avidi delle piante marine, trovano abbondante nutrimento. L’indomani l’Oceano aveva ripreso il suo aspetto consueto. Quindi innanzi, per diciannove giorni, vale a dire dal 23 febbraio al 12 marzo, il Nautilus, tenendosi nel mezzo dell’Atlantico, ci trasportò con una velocità costante di venti leghe ogni ventiquattr’ore. Evidentemente il capitano Nemo voleva compiere il suo programma sottomarino, e non dubitavo che egli non pensasse, passato il capo Horn, a ritornare verso i mari australi del Pacifico. Ned Land aveva dunque avuto ragione di temere. In quei larghi mari, privi d’isole, non bisognava più tentare di lasciare il bordo, né v’era mezzo d’opporsi ai voleri del capitano Nemo. Il solo partito er