Malcolm impallidì in modo ben visibile. "No, l'ho ucciso io."
"Ma non avete ucciso gli altri?"
"No."
La voce del giovane era dura, ma Alexander vide balenare la paura nei suoi occhi, prima ancora che lui potesse nasconderla. E anche il dispiacere.
Pensò che Malcolm fosse comunque piuttosto bravo a nascondere i propri sentimenti. La magia che usava per curare le persone, per esempio la pelle della schiena ancora formicolava dopo parecchie ore che lui l'aveva toccata. E non doveva essere stata un'impresa facile, da quello che aveva capito.
La magia. E ora l'omicidio. Confessato tra mille difficoltà. Le nocche delle sue mani erano diventate bianche per la tensione e il suo corpo era stato scosso da un fremito.
"Randwick era un mio amico." precisò lui, commosso.
"Lucien?"
"No, suo padr
