Capitolo 7 – Il primo bacio

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Il palcoscenico sembrava trattenere il fiato, sospeso nell’intervallo fra un movimento e il successivo. Simone, scosso dall’abbandono totale appena sperimentato, sentiva il corpo vibrare di una nuova energia: le gambe leggere, il cuore impazzito, la pelle percorsa da una fame che era insieme desiderio e malinconia. Ogni fibra gli gridava che qualcosa di irrevocabile stava per avvenire – che in quella notte si decideva tutto. Tommaso, ancora vicinissimo, gli coglieva lo sguardo. Nel suo volto si leggeva una malinconia dolce e austera, come di chi sappia già il prezzo del proprio destino. Le sue dita si posarono sulle guance di Simone, prima incerte poi più sicure, e lo avvicinarono con un gesto che non ammetteva ripensamenti. Le loro labbra si sfiorarono appena, delicate come una preghiera. Quel bacio fu una soglia oltre cui il tempo perse senso. All’inizio traballante, timoroso, poi sempre più sicuro, urgente, disperato. Simone sentì che stava abbracciando molto più di un uomo, molto più di un ricordo: stava accogliendo la storia, la leggenda, la sofferenza e la gloria di tutti quelli che avevano amato nel buio vellutato del San Carlo. La bocca di Tommaso aveva il sapore di sogno e polvere d’oro, di desiderio rimasto inascoltato per decenni, di promesse e occasioni perdute. Il fantasma tratteneva Simone come se fosse l’ancora che lo teneva ancorato a quel mondo, mentre le loro mani – impazienti – si stringevano, si perversavano e si riconoscevano, ogni tocco un’ellisse ardente, ogni carezza un varco aperto su abissi segreti. Non c’era più vergogna, né spazio per il controllo. Simone si lasciò andare, avvolto dagli sguardi e dai profumi del teatro, mentre Tommaso sussurrava il suo nome come una benedizione e una condanna insieme. “Sei vivo,” gli mormorò contro le labbra, “e sei mio.” E in quell’istante, nella rottura di ogni barriera interna, Simone comprese di essere pronto – non solo alla prova del giorno dopo, ma a vivere davvero, danzare davvero, amare senza riserve. Intorno, il silenzio era un mare di promesse. Ma sulla scena, tra le braccia del ballerino impossibile, Simone aveva già trovato la risposta più essenziale: la verità limpida del desiderio, tremante e ardente, in un bacio che cambiava tutto.
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