Il mattino seguente fu davvero traumatico alzarsi dal letto, ancora ad occhi chiusi posai la mano sull'altro lato del letto, dove giaceva il mio fidanzato, o almeno così credevo. In effetti il letto era vuoto e freddo, doveva essersi alzato da tanto, ma chissà che ore fossero. Sollevai il capo dal cuscino e presi il telefono, segnava le 8:30 del mattino. Mi stiracchiai e scivolai via,indossai una vestaglia e cominciai la ricerca. Riccardo non si trovava né in cucina né nello studio quindi l'unico posto dove poteva essere era la stanzetta di Tommaso. Lo trovai lì seduto sulla poltrona accanto a mio figlio, il mio povero professore si era addormentato sul suo gomito in una posizione tutt'altro che comoda. Aveva il viso violaceo per la colluttazione e la vista di quel magnifico volto deturp