XXVI
Entrato nella sua camera al piano di sopra, Henry appoggiò il manoscritto sul tavolo, aperto alla prima pagina. Aveva i nervi scossi. Nel girare le pagine la mano gli tremava. I rumori casuali per le scale dell’hotel lo facevano sobbalzare. Il canovaccio, l'abbozzo, della commedia cominciava senza alcun preliminare. La contessa presentava se stessa e la propria opera con la disinvolta familiarità di una vecchia amica.
«Permettetemi, caro Francis Westwick, di presentarvi i personaggi della mia commedia. Eccoli in ordine simmetrico. Milord. Il barone. Il corriere. Il dottore. La contessa. Come potete vedere, non mi sono premurata di attribuire loro nomi fittizi. Si distinguono già abbastanza grazie ai loro titoli sociali, nonché per il contrasto stridente che offrono l’uno rispett
