Hayley si diresse verso l'ufficio del fratello che l'attendeva con impazienza, arrivò davanti alla porta e bussò piano
-avanti- rispose Zahyden irritato da quello che aveva visto quella mattina, il solo fatto che un uomo fosse entrato nella stanza di sua sorella gli faceva andare il sangue al cervello, sapeva che sua sorella fosse troppo in cocente per averlo inventato lei a dormire nel letto insieme, continuava a chiedersi come quell’uomo, l’Alpha si era permesso di entrare nell’ stanza di una giovane con così tanta sfacciataggine. La sorella entrò timorosa e chiuse la porta dietro di lei sedendosi poi di fronte alla scrivania del fratello che la guardava in malo modo
-cosa ci faceva quell'alpha nel tuo letto?- arrivò dritto al punto senza girarci in torno e senza perdere tempo, quasi non gli uscì il fumo dalle orecchie da quanto era furioso, l’unica cosa che gli rimaneva da sperare, era che non l’avesse toccata in qualche modo troppo spinto
-io...non lo so... durante la notte è venuto da me bussando alla porta e ho aperto...mi ha detto che non riusciva a dormire così poi siamo finiti sotto le coperte a dormire- rispose Hayley guardando le sue mani, non aveva il coraggio di guadare Zahyden nei suoi occhi color verde come i suoi. L'uomo di fronte a lei cercò di scrutarla per capire se stesse dicendo delle bugie ma si fidò delle sue parole, le mani che Zahyden stringeva in un pugno, si ammorbidirono, facendo così scorrere il sangue in modo fluido per tutta la mano
-ti ha fatto qualcosa? Ti ha toccata?- chiese ancora Zahyden preoccupato, la donna di fronte a lei scosse la testa con un po' di vergogna e arrossando leggermente per la domanda che per lei era imbarazzante, nonostante lei fosse magnificamente ingenua da tutti punti di vista.
-no- disse infine non capendo dove volesse arrivare con quel discorso suo fratello, lui sospirò con sollievo e si alzò per poi abbracciare sua sorella e baciarle la testa, annusò il profumo dei suoi capelli e si beò di quella fragranza, data dal sapone che usava quando si lavava i capelli. Poco dopo sentirono qualcuno bussare alla porta e i fratelli si staccarono dal loro abbraccio
-si?chi è?-disse Zahyden
-sono l'alpha Rohan - rispose l'uomo dietro alla porta, e sentendo chi era Zahyden ringhiò istintivamente, Hayley gli aveva spiegato quello che era successo, e le credeva, ma non per questo non era più arrabbiato con Rohan per essersi permesso di entrare in camera della sorella, sapeva benissimo che quei due fossero compagni, ma non gli andava a genio che senza nemmeno conoscersi, si sia permesso di fare quel che aveva fatto
-entri pure - disse Zahyden facendo il giro della scrivania, Rohan entrò sorpreso di trovarci dentro anche Hayley
-Hayley puoi andare- disse il fratello congedandola dal suo studio e prima di andare fece un piccolo inchino e si diresse fuori dallo studio
-cosa ci fate voi qua?- chiese infastidito della sua presenza, Zahyden
-pensò che voi sappiate che Hayley è la mia compagna- fece una piccola interruzione per poi avvicinarsi e sedersi di fronte alla scrivania
-volevo la vostra benedizione per poterla portare con me al mio branco oggi stesso- concluse infine Rohan, Zahyden rise alla pretesa ridicola dell'uomo davanti a lui, come poteva pretendere di prendere sua sorella e portarla dove piaceva e pareva a lui, senza nemmeno conoscersi, inoltre non era d'accordo con lui, era geloso e protettivo verso sua sorella
-mi dispiace, ma non è a me che devi chiedere il consenso, ma a mio padre- rispose Zahyden convinto che suo padre la pensasse alla sua stessa maniera e che non l'avrebbe mai fatta andare via con lui o almeno non adesso, dopo due giorni che si vedevano e parlano a malapena. Era fermamente convinto che suo padre fosse molto più severo rispetto a lui e che quindi non avrebbe acconsentito ad una sciocchezza del genere.
Inoltre, proprio come lui, suo padre era molto protettivo nei confronti della piccola di famiglia, Hayley. Spesso era lui che la proteggeva da tutto e tutto, la proteggeva come proteggeva la sua compagna e la sua famiglia, come Alpha e compagno e padre, lui era sempre stato attento e amorevole verso il suo branco e specialmente verso la sua famiglia.
-perfetto allora andrò direttamente da vostro padre di persona a chiedergli la benedizione- e con questo Rohan si alzò ed uscì dallo studio senza curarsi dei saluti, aveva notato la freddezza di Zahyden, e nonostante lui pensasse di non aver fatto nulla di male, ricambiò con lo stesso atteggiamento. L'uomo cercò Hayley in tutto il palazzo ma non trovò nessuno, voleva spiegarle le sue intenzioni, voleva che lei sapesse tutto così da non sentirsi costretta e obbligata, non sapeva che lui moriva dalla voglia di averla tutta per se, che non vedeva l'ora di amarla, onorarla, di farla sua e di fare insieme a lei una famiglia. La trovò uscendo dal castello andando in giardino, la raggiunse contento
-Hayley- disse l'uomo facendo girare la donna dalla sua parte facendole distogliere l'attenzione dai fiori
-andiamo a conoscere i tuoi genitori, voglio chiedergli la benedizione per poterti portare con me al mio branco- la donna sentendo le parole continuò a guardare Rohan in silenzio, non voleva andarsene da lì, era il posto dove era cresciuta, dove c'erano le persone a lei care, non voleva lasciare la sua famiglia, pensare di stare lontano da loro le faceva male, per poi andare a vivere in un posto dove non conosceva nessuno, ma si arrese a quei pensieri, tanto sapeva che prima o poi lui l'avrebbe portata via, portandola al suo branco, funzionavano così le cose e non poteva opporsi. Fece un piccolo sorriso
-se vuoi possiamo andare a incontrarli dopo pranzo se ti va- chiese la ragazza innocentemente non preoccupandosi di cosa sarebbe successo dopo l'incontro con i suoi genitori, Rohan si avvicinò alla sua compagna le mise le mani sulle guance e l'avvicinò a lui e le bacio la fronte esuberante, non vedeva l'ora di chiedere la benedizione ai suoi suoceri.