10 HARPER Il jet lag mi stava uccidendo. Lo faceva ogni volta e dovevo ancora trovare un modo per migliorare la cosa. Ero sopravvissuta a malapena alle ultime lezioni della sessione e agli incontri con gli insegnanti e quello era successo prima di partire. Ora, in Inghilterra, rifiutai le cortesi offerte di cenare fuori per tornarmene invece nella mia stanza d’albergo a dormire. Venivo in Inghilterra circa tre volte all’anno e restavo sempre nello stesso posto pittoresco, incontrando alcuni professori del dipartimento di storia dell’arte. Mi era familiare. I volti erano familiari e molti di loro li consideravo amici. Ultimamente, Londra era un porto sicuro. Era ad un oceano di distanza da Cam, dalla mia vita. Potevo prendermi una pausa da tutto, compartimentalizzare tutto quanto nella mi