Capitolo Uno

897 Parole
Cinque anni dopo Il quindicenne Vittorio cerca di evitare il pensiero della giornata davanti a lui: detesta andare a scuola. Preferirebbe trascorrere il tempo con suo padre a collezionare francobolli. Appena la sveglia suona, si passa una mano tra i capelli neri e ricci e si alza prima che la madre lo chiami con la sua voce stridula. In bagno, si fa una doccia veloce. Avvolto in un asciugamano, si osserva allo specchio: è un ragazzo di bell’aspetto, con i capelli neri e occhi scuri. Il suo fisico asciutto è il risultato di anni passati a giocare a basket. Insieme all’amico Carlo Salvati, è considerato il ragazzo più bello della scuola. Sebbene lusingato, non ha mai provato attrazione per nessuno dei suoi compagni di scuola. Alcuni anni prima, ha scoperto di essere bisessuale quando si è innamorato di un compagno di classe, con cui ha avuto una relazione e la sua prima esperienza con un uomo. Attualmente sta uscendo con Samantha, una ragazza simpatica che piace ai suoi genitori, i quali sperano che un giorno la sposi, ma Vittorio non ci pensa affatto. Si veste velocemente e scende per la colazione. Sua madre sta preparando qualcosa nel caos delle pentole e gli porge delle ciambelle, dicendo: "Mangia, piccolo mio, Carlo arriverà presto per andare a scuola." Vittorio prende una ciambella e si siede con un cappuccino fatto in casa. Sentono bussare alla porta: è il padre che rientra stanco dal lavoro notturno. Si avvicina a lui, gli dà un bacio sulla testa e dice alla moglie: "Sono distrutto, farò una colazione veloce e poi andrò a dormire." Lei lo aiuta togliendogli la giacca e lo accompagna a sedersi, mentre il marito mangia rapidamente. Quando suonano nuovamente alla porta, questa volta è Vittorio ad aprire. Attraverso lo spioncino, riconosce l’amico di sempre. Carlo Salvati, un ragazzo dai capelli scuri e occhi azzurri, gli sorride. Anni di calcio hanno modellato il suo corpo e sogna di diventare calciatore, anche se entrambi sanno che probabilmente finirà a lavorare nell’azienda del padre. "Prendo la mia roba e arrivo subito." Vittorio afferra giacca e zaino, saluta i genitori con un bacio e segue l’amico all’esterno. Mentre camminano insieme, un foglio su un lampione attira la loro attenzione. Si avvicinano per leggere, e Vittorio sbianca. "L’esercito del silenzio proibirà agli speciali di frequentare i luoghi comuni. Saranno condotti nelle prigioni per interrogatori e, se considerati pericolosi, eliminati." Questo annuncio terrorizza Vittorio. Senza salutare Carlo, corre dai genitori. Entra in casa ma trova degli uomini sconosciuti. Cerca di avvicinarsi ai genitori che gli dicono di fuggire; tenta di liberarsi dalla presa dei soldati, ma viene colpito alla testa e perde i sensi. L’ultima cosa che ricorda sono le urla dei suoi genitori. ... Il piccolo Jared, di cinque anni, sta disegnando nella stanza della madre. Ogni tanto, lei solleva lo sguardo dal libro che legge e sorride al figlio. Improvvisamente, la porta si apre ed entrano il padre di Jared e il fratello maggiore, che ha già dodici anni. Il padre si avvicina al bambino e, con voce decisa, gli dice: "Oggi è il tuo compleanno, quindi ti porterò a vedere dove lavoro". Jared alza i suoi occhi azzurri verso quelli marroni del padre e sorride felice, desiderando da tempo trascorrere del tempo con lui. Si alza, va verso il padre e lo abbraccia. Il padre, però, non ricambia e lo allontana bruscamente, facendolo cadere. La madre cerca di aiutarlo, ma il marito la ferma: "Deve imparare ad alzarsi da solo, non viziarlo". Dopo queste parole, se ne va. Adam, il fratello maggiore, aiutato dal fatto che il padre è uscito, prende la mano di Jared e lo fa rialzare. Poi vanno via insieme. Nel pomeriggio, nella caserma dell'Esercito del Silenzio, le aspettative di Jared vengono disattese: il padre non gli dedica attenzione e nemmeno Adam si interessa a lui. Così decide di esplorare da solo, finendo per perdersi nel labirinto della caserma. Apre una porta e scopre delle celle, alcune vuote e altre occupate. Sentendo un rumore, si accosta a una porta che si apre dietro di lui. All'interno vede un ragazzo incatenato. Quando il ragazzo nota la sua presenza, solleva lo sguardo verso Jared, che lo osserva con curiosità. Vittorio è attratto dai magnifici occhi del bambino che gli sorride gentilmente. Anche Jared rimane colpito dagli occhi del ragazzo; pur non comprendendo ancora l’amore alla sua età, sente già un’attrazione speciale e spera possano diventare amici. Si avvicina e chiede: "Perché sei qui? Hai fatto qualcosa di brutto?" Il ragazzo risponde: "Non ho fatto nulla; sono semplicemente nato speciale". Le parole incuriosiscono Jared che non capisce il significato, ma prima che possa fare altre domande, la porta della cella si apre improvvisamente. Davanti a lui ci sono suo padre e Adam. Il padre chiede: "Mi spieghi cosa stai facendo qui? Jared risponde timidamente: "Ho sentito un rumore e sono venuto a vedere". Il padre ride e domanda: "E cosa avresti fatto se ci fosse stato pericolo?" Jared arrossisce e ammette: "Non lo so". A quel punto, il padre lo solleva sulle spalle e lo porta via. Mentre si allontanano, Jared si gira verso la cella e incontra ancora una volta lo sguardo del ragazzo. Si promette che farà tutto il possibile per aiutarlo. In quel momento, Jared non sa ancora che quel ragazzo diventerà una delle persone più importanti della sua vita.
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