Sono passati cinque anni da quando Vittorio è stato preso dall'esercito del silenzio. Durante questo periodo, ha subito violenze e abusi per comprendere la natura dei suoi poteri. Il suo corpo è esausto, ma ha trovato un raggio di luce: un ragazzino di nove anni che, insieme a sua madre, gli ha portato un po' di felicità ogni notte.
Per il ventenne Vittorio, Jared è diventato una fonte di speranza in mezzo all'oscurità. Gli piace trascorrere del tempo con il ragazzo, discutendo di ciò che accade al di fuori di quella prigione. Con l'aiuto della madre di Jared, riesce a ottenere notizie sugli eventi che coinvolgono i suoi genitori.
Tuttavia, tutto cambia improvvisamente. La sera prima del decimo compleanno di Jared, dalle stanze dei suoi genitori provengono delle urla inimmaginabili. Adam, il fratello maggiore, si sveglia nella sua stanza e va a controllare. Vede il padre uscire coperto di sangue. Spaventato, entra nella stanza della madre e la trova accasciata a terra. Il dolore è devastante per Adam, che ama sua madre enormemente. Si avvicina per accarezzarle i capelli biondi, ma una mano forte lo blocca e lo immobilizza con forza, facendolo gemere.
Il padre, con il volto pallido, strattona Adam per il braccio dolorante e gli sussurra minacciosamente: "Ora mi aiuti a portare via il corpo di tua madre, e se parli con qualcuno, me la prenderò con Jared."
Per proteggere il fratellino, Adam accetta di aiutare. Con cautela, copre il corpo della madre con il tappeto che il padre gli porge. In modo brutale, l'uomo porta fuori il corpo mentre la pioggia battente copre il volto di Adam nascondendo le sue lacrime. È un ragazzo giovane che non ha mai conosciuto l'amore paterno.
Quando il padre getta in un cassonetto il corpo della donna che diceva di amare, un sorriso sinistro appare sul suo viso. In quel momento, l'ultimo barlume di luce nel cuore di Adam si spegne. Quell'oscurità lo accompagnerà per molti anni, fino a quando non incontrerà quegli occhi pieni d'amore che gli apriranno il cuore.
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Jared quella mattina è particolarmente felice: oggi compie dieci anni. Sua madre gli ha promesso di trascorrere l'intera giornata con lui e i suoi amici che sono venuti per una grande festa. Tuttavia, le uniche persone con cui desidera davvero festeggiare il suo compleanno sono sua madre, Adam, e forse la sera farà visita a Vittorio, che non vede da giorni.
Con entusiasmo, apre la porta della stanza della madre, pronto a saltare sul letto come ogni mattina, ma la stanza è vuota. La delusione di non trovare sua madre quasi lo fa piangere, ma con un sospiro si dirige in cucina, sperando di trovarla lì. Entrando, vede solo Adam e suo padre che lo osservano con indifferenza.
Adam ha uno sguardo che Jared non riconosce più, mentre il padre gli parla con il suo solito tono freddo. Jared guarda intorno incerto e chiede al padre con un sorriso incerto: "Dov'è la mamma?"
Rivolto al padre, non vede Adam saltare sulla sedia nel tentativo di trattenere le lacrime che minacciano di scendere. "Tua madre è scappata stanotte con un altro uomo," dice il padre senza nemmeno guardarlo.
Il piccolo guarda il padre mentre le sue lacrime iniziano a scorrere: "Oggi mamma mi aveva promesso una grande festa per il mio compleanno."
Indifferente alle parole del figlio, il padre si alza ed esce dalla stanza senza aspettare che Adam lo segua. Adam si avvicina al fratellino, a cui è sempre stato affezionato nonostante non glielo abbia mai dimostrato apertamente. Accarezza la guancia segnata dalle lacrime e dice con occhi tristi: "Mi dispiace, fratellino, ma lo festeggeremo insieme noi due."
Il fratellino guarda il giovane ma già maturo Adam e lo abbraccia, scoppiando in lacrime tra le sue braccia. Mentre gli accarezza i capelli, Adam sa che, per quanto la vita possa indurirlo col tempo, avrà sempre affetto per il fratellino e farà di tutto per proteggerlo, anche se quest'ultimo non lo saprà mai.
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Vittorio trascorse quella giornata nella sua cella, fortunatamente nessuno venne a prenderlo per esperimenti o torture. Ora è sdraiato sulla branda, il freddo non lo disturba più come prima; in questi cinque anni ha imparato a tollerarlo. Riflettendo, gli torna in mente che il piccolo Jared gli aveva detto che oggi è il suo compleanno. Non sa cosa regalare al bambino che ha reso più sopportabili gli anni di prigionia.
Si tocca il collo distrattamente e percepisce la collana che indossa fin da bambino. Il ciondolo è una spada, un dono dei genitori che gli hanno detto essere un gioiello tramandato da generazioni. Quando avrebbe incontrato la persona più importante della sua vita, avrebbe dovuto donarla per suggellare un legame eterno. Finora non aveva trovato qualcuno con cui condividere tutta la vita, ma Jared è speciale, e Vittorio spera che possa far parte della sua vita per sempre.
Decide di donare il ciondolo a Jared quando lo visiterà quella sera, come avvenuto in tante altre occasioni in questi anni. Con questi pensieri, Vittorio si addormenta esausto.
Un tuono rompe il silenzio, svegliandolo di soprassalto. Nella cella buia non vede nulla ma sente qualcuno piangere vicino alla porta. Si alza e si dirige verso il suono; anche al buio conosce ogni dettaglio della cella e sa come muoversi. Arriva di fronte a una figura in lacrime: il dolcissimo Jared. Si avvicina e lo abbraccia forte mentre il piccolo lo stringe con le sue braccia minute.
Vittorio lo solleva e lo porta sulla branda, tenendolo seduto sulle gambe nel tentativo di calmarlo. Quando Jared sembra più tranquillo, gli chiede cosa sia successo.
Il ragazzo asciuga le lacrime. "Mia madre è scappata con un altro uomo, mi ha lasciato e sono sicuro che sia colpa mia."
L’uomo lo guarda dolcemente. "Perché pensi che sia colpa tua?"
Jared risponde con occhi tristi: "Perché non sono un buon bambino. Papà dice sempre che rovino la vita agli altri."
Vittorio si innervosisce al pensiero di quell'uomo, incapace di comprendere come qualcuno possa dire tali cose a un bimbo così dolce e innocente. Gli solleva il mento e gli parla con sincerità: "Ascoltami, Jared, sei un bravissimo bambino. Se non ci fossi stato in questi cinque anni, non so cosa ne sarebbe stato di me."
Quelle parole fanno nascere un dolce sorriso sul volto del piccolo, che abbraccia Vittorio e dice: "Non sai quanto ti voglio bene."
Vittorio lo allontana e gli dà un buffetto sulla guancia. "Anch'io ti voglio bene."
Jared lo guarda seriamente e dice qualcosa che sorprende Vittorio: "Non hai capito, Vittorio, io sono innamorato di te e un giorno ti sposerò."
Queste parole stupiscono Vittorio, facendogli battere il cuore all'impazzata. Sa che davanti a lui c’è solo un bambino, ma percepisce la sincerità nei suoi occhi. Per cambiare argomento, inizia a maneggiare la sua collana e, una volta tolta, la porge al piccolo che la prende con mani tremanti.
"Oggi è il tuo compleanno, ho pensato di regalarti questa. È un cimelio di famiglia, abbine cura."
Il bambino sorride felice e sorprende Vittorio dando un grosso bacio sulla guancia e abbracciandolo forte. "Grazie Vittorio."
Il maggiore lo stringe forte e rimangono così per molto tempo. In quel momento Vittorio non sa ancora che quel ragazzino diventerà la persona più importante della sua vita.
I due continuano ad abbracciarsi mentre fuori dalla finestra il sereno ritorna, annunciando un nuovo futuro per entrambi.