Sfinita da tutto ciò che era accaduto in quella giornata non avevo voglia di pensare volevo solamente dormire e, finalmente, dopo parecchio tempo che mi rigiravo su me stessa riuscii ad addormentarmi. Il sonno profondo in cui ero caduta venne interrotto dall’ingresso nella stanza di Giadrari con in mano un vassoio con del cibo. Fui molto contenta di rivederla e le chiesi se fosse giorno, dato che la stanza era dentro ad una grotta, non riuscivo ad avere la cognizione del tempo. Sorridendo mi disse che era giorno inoltrato e che avevo dormito parecchio poi mi pose il vassoio dinanzi invitandomi a mangiare, in effetti mi resi conto che avevo una gran fame. Mentre mi rifocillavo e conversavo con lei il mio istinto mi diceva che mi potevo fidare di quella giovane fanciulla. Le confidai ciò che mi stava accadendo, del sentimento che provavo per Vegard e della mia confusione su ciò che provavo per Barek. Dissi che avevo bisogno di parlarne con qualcuno altrimenti sarei impazzita. Ascoltò tutte le mie parole molto attentamente e ne fu molto colpita, quando terminai mi accorsi che era molto pensierosa, lo si vedeva dall’espressione che aveva sul viso. Mi venne un sospetto così le chiesi se sapesse cose di cui ero all’oscuro ma non mi rispondeva e cercava di non incrociare il mio sguardo. Le presi ambedue le mani e stringendole mi rivolsi a lei colma d'ansia: «Ti prego, se c’è qualcosa che devo sapere rivelamela… Ti supplico…» Rimase ancora in silenzio per un po’, era sicuramente combattuta su ciò che doveva fare poi con aria decisa si schiarì la voce e disse che avevo ragione, c’era una cosa importante di cui ero all’oscuro e lei rischiava la sua vita nel rivelarmelo, ma era giusto che sapessi e non poteva lasciarmi correre il rischio. Continuò dicendo che la sera prima, aveva involontariamente ascoltato l’uomo a cui ella apparteneva che conversava con un guerriero, stavano parlando di Barek. Stavano dicendo che, dato che era la seconda volta che mi possedeva aveva acquistato parecchia forza. La profezia diceva che se lo avesse fatto per tre volte sarebbe riuscito ad ottenere la stessa forza e potenza di Vegard. Rimasi allibita “Come potevano sapere che quella sera ero stata di Barek?” Mi venne da pensare che lo avesse spifferato ai quattro venti. Giadrari continuò dicendo che se fosse avvenuta la terza unione, Barek avrebbe potuto competere in un combattimento con Vegard e addirittura sconfiggerlo. La profezia narrava che il bestraghiano che usciva dal corpo dell’elitiano sarebbe stato molto più debole, ma se questi sarebbe riuscito ad accoppiarsi con la stessa donna che aveva reso possibile lo sdoppiamento avrebbe ricevuto la stessa forza dell’elitiano. Ora capivo perché Barek si univa a me, non perché mi amasse ma perché aveva uno scopo nel farlo, ed io ero caduta nella sua trappola. Mi riusciva difficile crederlo perché sembrava fosse sincero quando diceva di amarmi. Nell’udire quelle notizie il mio morale già abbastanza basso crollò del tutto, in quel contesto presi una decisione e dissi a Giadrari che dovevo andarmene, non potevo assolutamente permettere che avvenisse la terza unione. Le chiesi se poteva aiutarmi a scappare dato che conosceva molto bene quel luogo, senza pensarci due volte disse che mi avrebbe aiutata anche se era molto pericoloso per lei perché se l’avessero scoperta sarebbe stata messa al rogo. Rabbrividii al solo pensiero e la invitai a scappare insieme a me così non avrebbero potuto farle alcun male. Scoppiò in un pianto di liberazione, mi confidò che non poteva più sopportare quell’uomo che tutti i giorni la obbligava ad accoppiarsi con lui, anche se non era cattivo con lei era stanca di tutto questo, voleva conoscere il vero amore e donarsi all’uomo che amava. Così prese la decisione che saremmo scappate la notte stessa, la nostra fuga sarebbe stata agevolata dal fatto che il sovrano aveva convocato tutti i guerrieri per un’urgente comunicazione, quindi sarebbe stato più facile eludere la sorveglianza. Lei conosceva una via di fuga sicura che ci avrebbe condotte direttamente al regno elitiano. Il problema era tenere a bada Barek se sarebbe tornato per il terzo accoppiamento, infatti quello sarebbe stato un grosso problema, così le dissi di restare insieme a me e di non lasciarmi mai sola per poter trovare qualche scusa e allungare i tempi.