La pelle nuda di lui parve scottargli il palmo della mano. Ragnar si senti mozzare il fiato, i sensi in subbuglio. Le fiamme danzanti investivano la sua figura sotto la clavicola, la curva dei pettorali leggermente accennati. Una vena gli batteva impazzita nell'incavo della gola. L'impulso di posare il dito su quel punto e percepire il pulsare del suo sangue fu pressoché irresistibile. La tunica che lui aveva messo velocemente lo copriva a stento, lasciando intravedere la curva delle natiche sode, due sfere color avorio di carne perfetta. I capelli bagnati gli piovevano sulle spalle e scendevano fino ai fianchi, lunghe ciocche che si stavano arricciando contro la pelle chiara. Ragnar avvertì una contrazione all'inguine, il desiderio gli offuscò la mente e il cuore prese a martellargli ne