Capitolo Diciasette

954 Parole

Non più sorretto dalla sua stretta, George arretrò sulle gambe malferme, urtando contro il muro del cottage. Un pezzo di stucco allentato si staccò, cospargendogli la tunica di minuscoli frammenti bianchi. Inebetito, si portò la mano alla bocca in un gesto quasi meravigliato. Perché non stava inveendo contro di lui, rimproverandolo per ciò che aveva fatto? Perché non lo stava prendendo a pugni? Invece rimase accostato al muro, le ginocchia che lo reggevano a stento, l'addome contratto in un nodo di necessità, desiderando cosa? Aveva un'idea estremamente vaga delle abitudini carnali degli alfa, e quel poco che sapeva era disgustoso, appreso dai sordidi racconti dei servi, di sua madre, e dalla dura prova subita dal fratello. Quindi come avrebbe potuto spiegare quella bruciante sensazione c

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