Capitolo Settantotto

1219 Parole

O per mia fortuna, avrebbe voluto correggerlo lui. In tutta la sua vita, non gli sarebbe mai ripresentata l'occasione di fare un'esperienza come quella che aveva condiviso con Ragnar. Adesso doveva ricordarne ogni singolo, perfetto particolare e conservarlo, come un fragile oggetto di cristallo, nei più remoti recessi della memoria. E non solo quello. Tutto, di lui: il tocco della sua mano, il modo in cui lo sorreggeva quando inciampava, la sua risata pronta, il suo brillante sorriso. Rabbrividendo nella gelida brezza che spirava dal fiume, si strinse addosso il mantello. "Sapete bene che non vi biasimo, Ragnar." mormorò. "Dovete smettere di incolparvi." Il vento gli fece svolazzare una ciocca di capelli che era sfuggita da sotto il copricapo, e lui l'afferrò, avvolgendosela intorno al d

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