Capitolo Ventisette

454 Parole

George abbassò la testa, fissando un nodo nel legno del pavimento, un graffio sulla tomaia di uno stivale. I lacci che gli legavano le brache intorno alle caviglie si stavano allentando. La mente offuscata dalla stanchezza, si sforzò di assimilare le parole di Ragnar. Un filo di speranza si insinuò in lui. Possibile che fosse una soluzione? La prospettiva di avere accanto quell'uomo, quel guerriero della possente corporatura, quando avesse affrontato Ralph de Pagenal, era quantomeno stupefacente, incredibile. Si sforzò di capire per quale motivo glielo avesse proposto, perché fosse disposto a fare una cosa simile, per lui, un perfetto estraneo. C'era un problema, però, che lui non aveva previsto. Sospirò. "Ma... come potreste aiutarmi? Siete un danese, e i normanni odiano i danesi. De P

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