La settimana che seguì la rivelazione del nuovo compagno di squadra fu una delle più lunghe della carriera di Andrea. Ogni allenamento, ogni partita, sembrava svanire in un’oscurità di pensieri. Non riusciva a smettere di pensare a Diego, al fatto che ora avrebbero dovuto essere fianco a fianco, sullo stesso campo, a combattere per la stessa squadra. Quando finalmente Diego fece il suo ingresso nell’allenamento, Andrea non poté fare a meno di notarlo. L’atmosfera era diversa, più tesa. Non c’erano più risate tra i compagni, né schiamazzi che accompagnavano ogni mossa. L’entrata di Diego sembrò attirare tutta l’attenzione. Altezza, prestanza fisica, e quel sorriso che Andrea aveva sempre trovato irritante. Non c’era dubbio che Diego fosse un giocatore talentuoso, ma ora, con quella divisa