Sirius fissò Thomas con un’intensità che sembrava scavare direttamente nella sua anima. Il cuore di Thomas batteva più forte, una miscela di nervosismo e attrazione che gli faceva tremare le mani.
“Siamo sicuri che...?” mormorò Thomas, la voce esitante, ma i suoi occhi tradivano una curiosità irrefrenabile.
Sirius non rispose subito, limitandosi a prendere la mano di Thomas e a stringerla con delicatezza. “Fidati di me,” sussurrò, la sua voce bassa e rassicurante. Lo guidò lungo il corridoio fino alla sua stanza, la porta che si chiudeva dolcemente alle loro spalle.
La camera di Sirius era immersa in un’oscurità accogliente, rischiarata solo dalla luce morbida della lampada sul comodino. Thomas si sentiva esposto e insicuro, ma il calore della mano di Sirius, che non aveva ancora lasciato la sua, era come un’ancora che lo teneva saldo.
Sirius si avvicinò lentamente, dandogli tutto il tempo di fermarlo se avesse voluto. “Sei sicuro di volerlo?” gli chiese, il tono appena un sussurro.
Thomas annuì, il respiro irregolare. “Non so cosa fare, ma sì… voglio questo.”
Sirius sorrise, un sorriso caldo e rassicurante. “Non devi fare niente. Lasciati andare.”
Si chinò lentamente e lo baciò, le sue labbra morbide contro quelle di Thomas, che all’inizio si irrigidì per l’inesperienza. Ma il tocco di Sirius era paziente, quasi riverente, e Thomas presto si rilassò, lasciandosi guidare. Il bacio si fece più profondo, ma mai affrettato. Ogni movimento sembrava misurato, come se Sirius stesse esplorando ogni frammento della sua anima, non solo del suo corpo.
Le mani di Sirius si mossero lungo le spalle di Thomas, scivolando giù con una delicatezza che faceva rabbrividire il più giovane. Era tutto nuovo per Thomas: il modo in cui il suo corpo rispondeva, le sensazioni che lo travolgevano.
Thomas si lasciò andare al bacio, il cuore che batteva come se volesse sfuggirgli dal petto. Sirius lo spinse dolcemente verso il letto, mai forzando, mai affrettando. Ogni gesto era un invito, non una richiesta, e Thomas non si sentì mai così sicuro di volere qualcosa.
Mentre si stendevano sul morbido materasso, Sirius non smetteva di guardarlo, come se volesse imprimere ogni istante nella memoria. “Sei bellissimo,” mormorò, e Thomas arrossì profondamente, cercando di nascondere il viso tra le mani.
Sirius rise, un suono basso e intimo, e spostò delicatamente le mani di Thomas. “Non nasconderti. Voglio vederti.”
Le mani di Sirius scivolarono lungo il corpo di Thomas, il tocco leggero come una piuma. Ogni carezza sembrava un linguaggio a sé, una promessa silenziosa che non avrebbe mai fatto nulla che Thomas non volesse. Il respiro di Thomas si spezzava sotto quel tocco, il suo corpo inesperto reagiva in modi che non aveva mai provato prima.
“Sirius, io…” balbettò, cercando di trovare le parole giuste per esprimere il turbinio di emozioni che lo invadeva.
“Shhh,” lo interruppe Sirius, chinandosi a sfiorargli le labbra con un altro bacio. “Non c’è bisogno di parlare. Fidati di quello che senti.”
E Thomas lo fece. Si lasciò trasportare da quelle mani esperte, da quei baci che sembravano tracciare una mappa sulla sua pelle. Non c’era fretta nei movimenti di Sirius, solo una profonda devozione che lo faceva sentire unico, importante. Quando gli occhi di Sirius incontrarono i suoi, Thomas sentì un calore nuovo, più intenso, come se stesse guardando non solo il suo corpo, ma anche il suo cuore.
Le lenzuola si aggrovigliarono sotto di loro, i respiri si mescolarono, e il tempo sembrò fermarsi. Ogni movimento era un delicato equilibrio tra passione e rispetto, tra desiderio e dolcezza. Thomas si sentì travolto ma mai sopraffatto, guidato dalla sicurezza e dalla pazienza di Sirius.
Alla fine, quando rimasero distesi fianco a fianco, il silenzio della stanza era rotto solo dai loro respiri affannosi. Thomas si girò verso Sirius, il viso arrossato e gli occhi pieni di emozione. “Non ho mai… Non credevo che sarebbe stato così,” sussurrò.
Sirius lo guardò con un sorriso tenero, facendo scorrere un dito lungo la guancia di Thomas. “Neanche io. Non così.”
E in quel momento, mentre si fissavano in silenzio, Thomas sentì che qualcosa tra loro era cambiato per sempre. Non era solo il legame fisico che avevano condiviso, ma qualcosa di più profondo, un filo invisibile che li avrebbe legati, indipendentemente da ciò che il futuro avrebbe riservato.
La notte si chiuse su di loro, e per la prima volta, Thomas si addormentò tra le braccia di qualcuno che sentiva di poter amare davvero.