Il giorno seguente, Teo arrivò in ufficio con un peso nel petto che non riusciva a scrollarsi di dosso. La conversazione con Luca della giornata precedente rimbombava nella sua testa come un suono che non riusciva a fermare. Il giovane avvocato non aveva mai parlato con tanta sincerità, e quelle parole erano entrate nel cuore di Teo come lame affilate, tagliando la sua facciata di uomo impenetrabile. La mattina passò lentamente. I casi legali, che normalmente avrebbero catturato tutta la sua attenzione, ora sembravano irrilevanti. Ogni volta che Teo alzava lo sguardo dal suo schermo, lo trovava. Luca. Seduto alla sua scrivania, concentrato sul lavoro, ma con un’aria che sembrava invitare alla conversazione, al contatto, al qualcosa che Teo non voleva affrontare. Non riusciva a fermare il