La notte era scesa sulla casa, avvolgendo ogni cosa in un silenzio quasi irreale. Thomas era nella sua stanza, ma il sonno sembrava irraggiungibile. I suoi pensieri erano tutti rivolti a Sirius, al modo in cui lo faceva sentire ogni volta che erano vicini. Quel misto di sicurezza e vertigine, come se tutto il mondo si restringesse a un unico punto: loro due.
Un bussare leggero alla porta lo fece sobbalzare. "Thomas, sei sveglio?" La voce di Sirius era bassa, quasi un sussurro.
Thomas si alzò, aprendo la porta. Sirius era lì, in piedi nel corridoio, con un’espressione seria ma con una scintilla negli occhi che lo rendeva irresistibile.
"Posso entrare?" chiese, e Thomas annuì, facendo un passo indietro per lasciarlo passare.
Sirius chiuse la porta dietro di sé e si voltò verso Thomas. "Non riuscivo a dormire," confessò, avvicinandosi lentamente.
Thomas sentì il cuore battere più forte. "Nemmeno io."
Sirius lo guardò intensamente, come se stesse cercando di leggere ogni emozione nascosta dietro quegli occhi chiari. "Se quello che provo per te è sbagliato, allora non voglio fare la cosa giusta."
Quelle parole scatenarono un’ondata di emozioni in Thomas. "Io... non so cosa sto facendo," ammise, la voce tremante.
Sirius si avvicinò ancora di più, accorciando la distanza tra loro. "Non importa. Scopriremo insieme come si fa."
E poi accadde. Sirius si chinò lentamente, dandogli tutto il tempo di tirarsi indietro, ma Thomas non lo fece. Le loro labbra si incontrarono in un bacio lento e profondo, carico di emozione e desiderio.
Sirius lo prese per mano, conducendolo verso il letto. Ogni gesto era lento, ogni movimento carico di un’attenzione quasi reverenziale. Thomas sentiva il calore della pelle di Sirius contro la sua, ogni tocco un fuoco che sembrava bruciare via ogni dubbio, ogni esitazione.
"Sirius..." mormorò, incerto ma desideroso.
Sirius lo guardò negli occhi, accarezzandogli il viso con delicatezza. "Mi fermo se non vuoi."
Thomas scosse la testa, sentendo il coraggio farsi strada tra le sue paure. "No, voglio... voglio stare con te."
Il resto della notte fu un intreccio di mani, di respiri, di emozioni che sembravano impossibili da contenere. Per Thomas, che non aveva mai vissuto nulla di simile, ogni istante era una scoperta. E Sirius, con la sua calma e la sua sicurezza, sembrava sapere esattamente come guidarlo, come fargli capire che tra loro non c’era nulla di sbagliato.
Quando finalmente si addormentarono, erano avvolti l’uno nelle braccia dell’altro, con il cuore pieno di una dolcezza che nessuno dei due aveva mai conosciuto prima.