XXVI. Convien confessarlo, le cose fin qui andavano a meraviglia ed avrei avuto torto di lamentarmi. Se la media delle difficoltà non si accresceva, non potevamo non raggiungere la nostra meta. E qual gloria allora! Ero giunto fino a far di cotali ragionamenti alla Lidenbrock. Io chiedo sul serio: dipendeva ciò dallo strano ambiente nel quale io viveva? Può darsi. Durante alcuni giorni, chine più rapide, talune anche spaventosamente verticali, ci cacciarono nel profondo della massa interna, Vi erano giorni in cui guadagnavamo da una lega e mezza a due leghe verso il centro della terra, discese perigliose durante le quali l’abilità di Hans e il suo mirabile sangue freddo ci furono utilissimi. L’impassibile Islandese si consacrava alla spedizione con una incomprensibile disinvoltura e fu s