Capitolo 4

721 Parole
Adam e Morris erano esausti. Da giorni vagavano senza sosta nella foresta, braccati come animali in fuga. Il nuovo imperatore aveva occhi e orecchie ovunque, e chiedere aiuto agli abitanti della zona sarebbe stato un suicidio. Dopo la morte del vecchio sovrano, il padre di Morris aveva preso il potere con pugno di ferro, emanando un editto spietato: chiunque si opponesse alla corona sarebbe stato giustiziato. Nessuno sospettava ancora che il vero imperatore fosse stato sostituito da un clone, ma Adam e Morris sapevano che il tempo giocava contro di loro. Alla fine, la stanchezza ebbe il sopravvento su Morris. Le gambe gli cedettero e crollò a terra, senza la forza di rialzarsi. Adam si chinò su di lui, stringendolo con premura tra le braccia. "Dobbiamo trovare un rifugio sicuro", gli sussurrò, la voce impastata dalla fatica. Morris annuì debolmente, incapace di rispondere. Con uno sforzo immenso, Adam lo sollevò e lo aiutò a camminare fino a una caverna nascosta tra le rocce. L'interno si rivelò sorprendentemente ampio, un dedalo di cunicoli avvolti nel silenzio. Accendendo una torcia, Adam si inoltrò nell'oscurità e si trovò di fronte a uno spettacolo inaspettato: una cascata cristallina che si tuffava in uno stagno, circondata da una vegetazione lussureggiante. Sembrava un angolo di mondo dimenticato, immune alla crudeltà del regno. Si inginocchiò e bevve avidamente l'acqua fresca, il sapore puro gli diede un brivido di sollievo. Pensò subito a Morris e tornò da lui. Lo trovò addormentato, il respiro debole. Lo prese sulle spalle e lo trasportò vicino alla fonte, usando una grande foglia per dargli da bere. Morris aprì gli occhi grigi e bevve con fervore. Adam gli accarezzò il viso con tenerezza. "Piano, o ti sentirai male", gli disse con un sorriso preoccupato. Morris sorrise a sua volta, il suo sguardo accese qualcosa nel cuore di Adam. "Sto già meglio. Questo posto è perfetto per nasconderci. Se uso qualche illusione, nessuno ci troverà." Adam annuì. "E forse potremmo usarlo anche per proteggere i ribelli." Morris si fece improvvisamente attento. "Perché vuoi farlo?" Adam prese un respiro profondo, poi lo avvicinò a sé, stringendogli il braccio con dolcezza. "Perché ho incontrato due occhi grigi stupendi di cui mi sono innamorato. E quegli occhi mi hanno cambiato." Morris trattenne il fiato. Il cuore gli batteva forte nel petto mentre Adam colmava la distanza tra loro e lo baciava con passione. Il mondo attorno sembrò dissolversi, lasciando solo il calore del loro abbraccio. Quando si separarono, Morris tremava leggermente, ma il sorriso sul suo volto era inequivocabile. "Anch'io ti amo." Deciso a stabilirsi nella caverna, Morris esplorò più a fondo e trovò una fonte termale nascosta. Si immerse nell'acqua calda, chiudendo gli occhi mentre il calore alleviava la stanchezza. Adam si sedette sull'erba, il pensiero rivolto al futuro. L'imperatore e il suo esercito del silenzio erano ancora una minaccia, ma un'idea cominciava a prendere forma nella sua mente: Sofia, la sacerdotessa dei mondi paralleli. Si avvicinò alla fonte e pronunciò un'invocazione solenne. L'acqua iniziò a brillare e una figura emerse: una donna anziana ma ancora affascinante, che lo fissò con un sorriso enigmatico. "Perché non hai cercato di attaccarmi?" le chiese Adam, confuso. Sofia inclinò il capo. "Perché sapevo che saresti cambiato. Sono io che ho messo Morris sulla tua strada. Il vostro amore può salvare questa dimensione." Morris, uscito dall'acqua, la guardò con occhi spalancati. "Lei è la sacerdotessa dei mondi paralleli?" Senza pensarci, la abbracciò con entusiasmo. Sofia rise e ricambiò l'abbraccio. Adam si fece serio. "Ho bisogno di un esercito." Sofia sorrise e con un gesto della mano evocò dal nulla un'armata schierata. Adam e Morris si voltarono e rimasero senza fiato: in prima fila c'erano Jared, il fratello di Adam, e il suo compagno, Vittorio. Jared corse ad abbracciare Adam con forza. "Pensavo fossi morto! Dopo la morte di Karen e della mamma, mi sentivo solo. Come sta papà?" Adam abbassò lo sguardo. "Nostro padre è morto un anno fa." Jared strinse la mano di Vittorio e annuì, con una nuova determinazione negli occhi. "Siamo qui per combattere." Morris prese la mano di Adam e dichiarò con forza: "Questa sarà la battaglia decisiva. Se vinciamo, tutti i mondi paralleli saranno salvi." L'esercito rispose con un ruggito di consenso. Adam, sentendo un nuovo fuoco dentro di sé, guardò Morris e sorrise. Era pronto.
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